domenica 23 dicembre 2012

IL "SUPEN DE NATAL" E ALTRE RICETTE NATALIZIE DELLE FAMIGLIE DI VERDERIO

Ho chiesto ha un buon numero di amici abitanti a Verderio, originari di qui o provenienti da altri luoghi d'Italia o d'Europa, di raccontarmi le ricette natalizie delle loro famiglie. Speravo di ottenere abbastanza risposte per poter formare un menù completo, dall'antipasto al dolce. Purtroppo le risposte sono state poche. Eccole.

"SUPEN DE NATAL" di Giulio Oggioni

 Io  conosco una ricetta che mi preparava mia madre e che mi raccontava.

Al mattino loro andavano a Messa delle sei. Usciti di chiesa, don Carlo Greppi, parroco dal 1923 al 1951, invitava degli zampognari (di solito nei dintorni ve ne erano alcuni con le pecore: soprattutto bergamaschi).Tornati a casa, svegliavano i bambini e tutti attorno al tavola della cucina mangiavano il “Supen de Natal”, la zuppa di Natale.

Consisteva in un brodo di gallina al quale aggiungevano un pezzo di lardo (successivamente sostituito da burro fatto in casa) con alcune fette di pane raffermo dei giorni precedenti. I più fortunati, aggiungevano anche un goccio di latte e abbondante formaggio grattugiato. Gli anziani preferivano il pane di segale, “pon giald” , al pane. E’ una colazione sicuramente diversa dai giorni nostri. Loro la facevano tutte le mattine. L’unica differenza era che per Natale il brodo era di gallina, quindi più gustoso e prelibato, del solo lardo degli altri giorni.

Mia madre diceva che una zuppa così “medegava”, medicava,  tutto il corpo.

 Si mangiava in cucina o vicino al camino.

Giulio Oggioni


IL "BISATO" di Leonardo Pavin

La cucina veneta della mia zona era una cucina povera , basata sui prodotti locali : terra e mare. Durante tutto l'anno si mangiava per vivere non viceversa, ma, in alcune circostanze, si facevano delle eccezioni : le donne rimanevano un po' di più ai fornelli ed elaboravano, con la loro fantasia, i piatti tradizionali, sia di terra - tagliatelle, gnocchi, polenta, animali di cortile, maiale -  che di mare - pesce e crostacei.
Nella notte di Natale si pregava, non c'era il veglione a tavola, se non nelle case dei ricchi.
Il giorno di Natale si preparavano un po' di salumi per antipasto, un buon brodo per le tagliatelle, un cappone (oppure: anatra, coniglio, faraona) al forno (senza ripieno), oppure un piatto di pesce, specie l'anguilla , "il bisato"

Ecco la ricetta del "bisato" :
fare a pezzi una bella anguilla (meglio il capitone);
infarinare;
rosolare, aggiungere un po' d'olio, un bicchiere d'acqua,  un po' di cannella, un barattolo di conserva (quella ristretta fatta in casa);
a cottura servire bella calda sopra la polenta bianca .
 

Come vedete non era un piatto elaborato,  tipo quelli della cucina piemontese (che prendeva molto dalla cucina francese ) o lombarda .
 

 Leonardo Pavin


PIATTI NATALIZI IN VALLE D'AOSTA di Maria Grazia Zigiotto

Abito in Lombardia da diveersi anni e da qualcuno a Verderio Superiore, ma sono nata e ho vissuto finoi a vent'anni in Valle d'Aosta.
 

Sulle tavole valdostane a Natale non possono mancare la "moccetta" (salume di muscolo di vacca, pecora o capra essiccata e aromatizzata con erbe di montagna, ginepro e aglio) in crostini al miele, il lardo con castagne cotte e caramellate con miele, i crostini con fonduta e tartufo, la zuppa alla Velpelinentze (cavolo, verza, fette di pane raffermo, fontina, brodo, cannella e noce moscata), salsiccia con patate e la carbonada valdostana (sottili strisce di carne macerate nel vino rosso con aromi) con la polenta.
 

Dessert ce n'è per tutti i gusti! Le pere Martin sec con lo sciroppo (pere cotte con zucchero, vaniglia chiodi di garofano, acqua e vino rosso, ridotte a sciroppo), servite con crema di cioccolato e panna montata; le tegole, dei tipici pasticcini secchi; il mecoulin, un pane al latte arricchito con l'uvetta, preparato con ingredienti semplici e genuini secondo una ricetta tradizionale di cogne. Infine il caffè mandolà, molto robusto, alle mandorle tritate.

Tegole valdostane
 

Ingredienti: 200 g di zucchero; 80 g di nocciole; 80g di mandorle bianche; 60 g di burro; 60 g di farina bianca tipo 00; 1 bustina di vanillina; 4 albumi d'uovo
 

Preparazione: frullate, con un mixer, lo zucchero, le nocciole e le mandorle; aggiungete gli albumi, il burro a temperatura ambiente, la farina e la vanillina. Quando l'impasto è pronto, stendete su una teglia (sulla quale è stata posta la carta-forno) le tegole, dando loro la tipica forma a disco sottile. Fate cuocere al forno a 180° per 7-10 minuti.


Una foto delle tegole che portiamo a casa quando andiamo a trovare i miei fratelli ad Aosta.


Ed ora la ricetta di un antipasto natalizio!

Motsetta (o moccetta)e lard d'Arnad con castagne e miele
La motsetta o mocetta e Lard di Arnad con castagne e miele è un prodotto tipico della valle d'Aosta. È carne essiccata di muscolo di vacca, che nasce dalla necessità di conservare a lungo la carne durante l'inverno
 

Ingredienti (per 4 persone):
150 grammi di moccetta di Villeneuve
200 g di Lard d'Arnad DOP
20 castagne bollite
2 cucchiai di miele di montagna
1/4 di bicchiere di grappa valdostana





 


Preparazione:
Disponete un ventaglio di moccetta, tagliata finemente a macchina, che copra i due terzi del piatto e completate il resto con il Lard d'Arnad DOP affettato leggermente più spesso. In questo modo si otterrà una corona di petali su tutto il piatto.

Servite gli affettati accompagnati dalle castagne, precedentemente glassate con il miele di montagna e profumate col la grappa. Decorate il tutto con un rametto di rosmarino fresco e profumato

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