venerdì 1 luglio 2011

IL "CORRIERE DEI PICCOLI" di Carla Deambrogi Carta

Il 27 dicembre 1908 nasceva ii "Corriere dei Piccoli" settimanale figlio del "Corriere della Sera". Costava 10 centesimi
Il "Corriere dei Piccoli" (chiamato da tutti ben presto "Corrierino) era davvero nuovo per l'epoca, perché era l'unico fra i periodici per "fanciulli" ad avere i racconti figurati, cioè i fumetti. Per qualche decina d'anni (forse fino agli anni '40) la nuvoletta che usciva dalla bocca dei personaggi è sostituita dai famosi "ottonari" (1) scritti sotto la vignetta.
 
 
Esempio:
"Ha la zia dimenticata
la dispensa spalancata.
Il bambino di soppiatto
C'entra dentro come un gatto

Questa tavola illustrata aveva l'onore della prima pagina.
Il "Corrierino" era un indovinato insieme di fumetti, racconti, romanzi a puntate, giochi. C'erano anche la "posta dei lettori", la "palestra dei lettori" e non mancava la pubblicità.
 
 
 
Vi sono stati pubblicati racconti di scrittori illustri, quali Ada Negri, Kipling, Renato Fucini e anche un romanzo a puntate di Anatole France, futuro premio Nobel.
Vi hanno collaborato i migliori disegnatori e vignettisti: Antonio Rubini, Sergio Tofano e, nel dopoguerra, Pratt, Jacovitti, Altan.
Indimenticabili i personaggi dei fumetti, che erano comici ma fino a un certo punto, perché la loro comicità sottintendeva l'intenzione educativa.
Ricordo Fortunello, Bibì e Bibò, Mio Mao, Arcibaldo e Petronilla, il signor Bonaventura, Sor Pampurio, Bilbolbul e poi, più avanti negli anni, Ciccibum, i Puffi, Gastone, la Pimpa, Valentina Melaverde e altri ancora.
Il "Corriere dei Piccoli" ha seguito i cambiamenti e anche i travolgimenti della vita del paese. Ecco un esempio, certamente banale e un po' terra terra.
Quando inizia lo sfollamento in massa dalle città bombardate il "Corrierino" in un certo senso si adegua. C'era un personaggio dei fumetti, Sor Pampurio che era famoso per i suoi continui traslochi, tant'è vero che il racconto delle sue vicende terminava sempre con questo ottonario:
Sor Pampurio è arcicontento
Nel suo nuovo appartamento
Nel 1943 il racconto che lo riguardava terminava invece con questi ottonari:
 
 
Sor Pampurio è arcicontento
d'esser qui per sfollamento
Né la moglie sua si lagna
di risiedere in campagna
 
 
Poi sono cambiati i tempi e, coi tempi, sono cambiati anche i gusti. Il vecchio "Corrierino" ormai non era più di moda e nel 1995 ha cessato le pubblicazioni.
Gli va tuttavia riconosciuto il merito di aver accompagnato affascinandole e divertendole generazioni di affezionati lettori.
 
 
 
Anche la mia fanciullezza è stata accompagnata dal "Corriere dei Piccoli". All'inizio me lo leggevano i miei genitori e io ascoltavo attenta e divertita.
Il sabato era un giorno per me molto atteso, perché era il giorno di uscita del "Corrierino" e io avrei potuto conoscere le nuove avventure dei simpatici personaggi e avrei potuto ascoltare nuovi racconti.
Ma un sabato le cose andarono diversamente. Ricordo che frequentavo da qualche settimana la 1° classe elementare.
Allora si incominciava dai "puntini", poi si passava alle aste (pagine e pagine di aste) e finalmente si cominciava a scrivere le lettere dell'alfabeto.
Quel sabato eravamo arrivati alla lettera E: ne scrivemmo tre pagine che io scrissi piuttosto male, uscendo anche un po' dalle righe, per cui il voto non fu il solito "LODEVOLE" ma un modesto "SUFFICIENTE".
La conseguenza fu che, quella settimana, con mio grande dispiacere, nessuno mi lesse l'amato Corrierino.

(1)  OTTONARIO: Nella metrica italiana, verso di otto sillabe metriche, con l'ultimo accento fisso sulla settima.

Carla Deambrogi Carta

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