sabato 26 febbraio 2011

VITTORIO GNECCHI RUSCONE E CASSANDRA: CHIACCHIERATA CON CRISTINA CARLOTTI, PRONIPOTE DEL MUSICISTA di Marco Bartesaghi

Vittorio Gnecchi, giovane, in costume da antico romano
 
Quirino Principe, musicologo, dal Sole 24 ore del 9 gennaio invitava a raggiungere Catania con qualsiasi mezzo per assistere all’evento della rappresentazione di "Cassandra" di Vittorio Gnecchi. È stato ascoltato?
Si,è stato ascoltato : Il Teatro Massimo Bellini di Catania  era pieno nella serata della prima con  lunghi applausi  e grande partecipazione all’esposizione fotografica che avevamo organizzato nel foyer del Teatro  e così lo stesso le altre sere, come mi hanno confermato i cantanti con cui sono in contatto  e anche  mio fratello Pietro che ha partecipato alla serata di Sabato quinta sera di rappresentazione il quale mi ha confermato che vi era ugualmente  sala piena e lunghi applausi e successo.



Come sono state le reazioni del pubblico al termine di questa opera sconosciuta?
Il pubblico ha reagito molto bene applaudendo prima timidamente, poi sempre più forte e sempre più a lungo. Ci hanno detto che per essere stata la prima e la prima della prima dopo settant’anni era la risposta di un pubblico entusiasta!I  Nel foyer ho colto commenti di persone del pubblico che parlando tra di loro  dicevano che gli era piaciuta molto.

 E quelle dei critici?
La risposta dei critici è stata molto positiva come puoi aver notato dagli articoli che ti ho allegato qualche  giorno fa.

Catania segna il ritorno di "Cassandra" in Italia dopo settant’anni. L’opera è però stata presentata a Berlino, insieme a Elektra di Richard Strauss, nel 2007,2008 ,2009 e 2010. E’ stata notata differenza nell’accoglienza riservatale dal pubblico italiano rispetto a quello tedesco?
A Catania "Cassandra"  è stata rappresentata in versione integrale della durata di un’ora e mezza. A Berlino era stata fatta una versione di cinquanta minuti. I tagli erano stati necessari per poterla presentare insieme ad Elektra. Io ho trovato uguale grandissimo entusiasmo ,infatti sia Berlino che Catania sono due città molto interessate al mondo della musica classica. A Catania ho respirato il clima italiano più espansivo, ma gli applausi son stati impetuosi in entrambi i teatri e ho notato l’entusiasmo per la novità.

Con “Missa Salisburgensis”, eseguita, in prima assoluta italiana, a Verderio Superiore il 27 ottobre 2006, e poi a Caravaggio e Roma nel 2008, e Cassandra , rappresentata più volte a Berlino ed ora a Catania, si assiste a una nuova vita per la musica di Vittorio Gnecchi. Quanto di questo risultato è dovuto all’esistenza dell’Associazione Vittorio Gnecchi Ruscone?
La rappresentazione di Missa Salisburgensis di Verderio è stato un progetto nato dalla proposta della Associazione Musicale Vittorio Gnecchi Ruscone al coro della cappella musicale del Duomo di Milano di fare un concerto in Verderio con la musica sacra di Vittorio Gnecchi, ed esattamente con l’esecuzione  della sua Missa Salisburgensis,  in seguito alla richiesta dell'allora parroco, don Luigi, di effettuare tale concerto per il centenario della chiesa. In quell’anno non fummo in grado di organizzarlo ma abbiamo voluto tener fede al nostro impegno.
Le rappresentazioni di Caravaggio e Roma furono organizzate dall’Associazione AB Harmoniae della cantante Denia Mazzola Gavazzeni (che cantò nei rispettivi concerti e che fu la prima a Montpellier a cantare in Cassansdra) a cui noi abbiamo fornito il materiale. Le rappresentazioni di Berlino e Catania sono state proposte dai teatri medesimi alla nostra Associazione che ha fornito loro il materiale,ma è merito del lavoro del nostro musicologo  Nikos Vellissiotis che dopo Montpellier  ha alimentato i contatti con la direzione artistica di Berlino .Riguardo a Catania  il direttore d’orchestra Donato Renzetti aveva approfondito la conoscenza di Gnecchi e di Cassandra nel 2009 in occasione del Premio internazionale Luigi Illica in cui Marco Iannelli e Nikos Vellissiotis  vinsero  il premio di musicologia  col libro "Il caso Cassandra" e il disco  di "Cassandra" del 2000 ,mentre Donato Renzetti vinse il premio per la direzione d’orchestra .Da tutto ciò visto che l’anno scorso era stata data a Catania al teatro Massimo  Bellini ,Elektra di Strauss, il maestro Renzetti ha proposto alla direzione artistica :Cassandra come opera lirica d’apertura del Teatro Massimo Bellini  un’opera nuova vista a Berlino con Elektra,un’opera nuova di un compositore italiano milanese del 900’!
Vittorio Gnecchi, travestito da Giulio Cesare
 
Come ci si può avvicinare, da musicisti, all’opera di Vittorio Gnecchi? Rivolgersi all’Associazione può essere la strada giusta?
Sì, si può fare riferimento all'Associazione o alla biblioteca del conservatorio di Milano.

Vittorio Gnecchi era tuo bisnonno. Non lo hai potuto conoscere personalmente ma immagino abbia fatto parte sempre della tua vita. Chi è stato il tramite per la sua conoscenza?
Sì, Vittorio Gnecchi è sempre stato dentro la mia vita tramite mia mamma Vittoria che me ne ha sempre parlato: me lo descriveva e mi raccontava aneddoti d’infanzia. Ho respirato  il lavoro di recupero del materiale  musicale e la passione nel farlo di mia mamma Vittoria e soprattutto la speranza di sentire e vedere rappresentata la musica del bisnonno nei teatri.

Che idea ti sei fatta di lui, come uomo prima che come musicista?
In seguito al lavoro svolto dalla mamma, Vittoria, e ai dodici anni di vita dell’Associazione Musicale Vittorio Gnecchi Ruscone ho conosciuto nel bisnonno Vittorio una persona molto sensibile,profonda, di sconfinata cultura, che ha dovuto combattere per far eseguire la sua musica in Italia e ha messo energia e cuore per farlo sia all’estero che nel suo paese. La sua tavolozza musicale è vibrante e rivolta a orchestre di almeno 50 o 100 elementi e porta avanti una nuova rotta nel repertorio musicale italiano. Ma oltre ai repertori d’opera ha trovato ispirazione anche per musica da camera e pezzi brevi. E’ stato un uomo generoso in tutti i campi della vita portando aiuto a chi ne aveva bisogno soprattutto nel difficile periodo di Guerra

Aida Chiesa, moglie di Vittorio Gnecchi, nel personaggio, forse di cassandra o di Clitemnestra

Marco Bartesaghi

Ringrazio Cristina per aver risposto con pazienza alle mie domande e per avermi fornito le preziose e insolite fotografie dei suoi bisnonni.

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